Stati Generali, è il turno del turismo

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Stati Generali, è il turno del turismo

Stati Generali, è il turno del turismo

Quarta giornata di incontri a Roma. Nel pomeriggio a dialogare con il governo ci saranno, tra gli altri, i rappresentanti di Confturismo. Provenzano: "la contrapposizione tra pubblico e privato è anacronistica".

Agricoltura, pesca, turismo, spettacolo ed editoria sono i temi al centro degli incontri in programma oggi agli Stati generali del governo. Si inizierà con Coldiretti, Confagricoltura, Cia (Confederazione italiana Agricoltori), Copagri (Confederazione produttori agricoli), Alleanza delle Cooperative-Settore agroalimentare, Filiera Italia, Federalimentare, Federdistribuzione-Food Federdoc, Confederazione nazionale dei Consorzi volontari per la tutela delle denominazioni dei vini italiani, Coop Conad (Consorzio nazionale dettaglianti). Nel pomeriggio, a partire dalle 14, sarà invece la volta di Federturismo Confindustria (Associazione italiana Confindustria alberghi, Assobalneari, Federterme, Astoi Tour operator), Confturismo Confcommercio (Federalberghi, Fiavet, Imprese viaggio e turismo, Fto Federazione turismo organizzato, Sindacato italiano balneari, Fipe Federazione Italiana Pubblici Esercizi, Aigrim Associazione imprese grande ristorazione ultilocalizzate) Assoturismo, Confesercenti (Assohotel, Fiba Balneari, Federagit Guide turistiche), Cna Turismo Confimprese Turismo Italia – Federbalneari, Anica (Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali), Agis (Associazione generale italiana dello spettacolo), Apa (Associazione produttori audiovisivi), Aie (Associazione italiana editori), Fieg (Federazione italiana editori giornali), Federculture.

Ieri, intanto, è toccato a Giuseppe Provenzano, intervenire a Villa Pamphili dopo gli interventi dei rappresentanti delle associazioni imprenditoriali. Il ministro per il Sud e la coesione territoriale ha sottolineato che "la contrapposizione tra pubblico e privato è anacronistica e non aiuta, i fattori di perdita di produttività hanno a che fare con il nostro sistema paese ed è necessario muoverci tutti insieme per riformarlo, tutti dobbiamo cambiare".

"Nel problema paese – ha aggiunto – c'è un tema Sud su cui stiamo lavorando per avviare una vera e propria azione di sistema, a partire dall'attuazione del Piano Sud 2030. Un'attuazione che va avanti, proprio sul fronte impresa e lavoro, come con il credito d'imposta in ricerca e sviluppo, da accompagnare anche con misure transitorie come la fiscalità di vantaggio, che stiamo approfondendo proprio in questi giorni, provando a sfruttare una finestra di opportunità che si apre nello scenario europeo. La crescita da sola non basta, occorre che sia di qualità. Noi con misure straordinarie stiamo facendo debito. Per onorarlo, verso le generazioni future, dobbiamo lasciare una società e un'economia più sostenibili"

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