CHIARAMONTE: no alla liberalizzazione indiscriminata delle licenze di somministrazione, la Confcommercio comunale chiede all’Amministrazione di ritirare il provvedimento

CHIARAMONTE: no alla liberalizzazione indiscriminata delle licenze di somministrazione, la Confcommercio comunale chiede all’Amministrazione di ritirare il provvedimento
Il presidente Confcommercio Chiaramonte Danilo Scollo

CHIARAMONTE: no alla liberalizzazione indiscriminata delle licenze di somministrazione, la Confcommercio comunale chiede all’Amministrazione di ritirare il provvedimento

Liberalizzazione indiscriminata delle licenze di somministrazione Confcommercio Chiaramonte Gulfi dice no al provvedimento approvato dal Consiglio comunale: “E’ un atto che danneggia gli operatori del settore. E’ opportuno fare marcia indietro”

 

 La Confcommercio di Chiaramonte Gulfi, dopo avere sentito i pareri dei pubblici esercizi presenti sul territorio comunale, esprime la propria contrarietà al provvedimento di liberalizzazione indiscriminata delle licenze di somministrazione di alimenti e bevande voluto dalla Giunta municipale e approvato dal Consiglio comunale. “Per la approvazione di tale provvedimento – dice il presidente Confcommercio Chiaramonte Gulfi, Danilo Scollo – è stata utilizzata una procedura anomala che non ha coinvolto le associazioni di categoria direttamente interessate. Una concessione indiscriminata delle licenze di somministrazione di alimenti e bevande causerà la diminuzione dei redditi e guadagni di tutte le attività esistenti, tra l’altro in un mercato già saturo, con la conseguente chiusura di molte attività. La legge riguardante le licenze consente di stabilire a livello comunale dei criteri ben precisi per la concessione, in base a statistiche demografiche e a flussi turistici, alle diverse zone della città ed alle attività già presenti”.

“In città – prosegue Scollo – ci sono già un numero sufficiente di pubblici esercizi capaci di soddisfare le richieste di mercato, che, a causa della crisi e della recessione, ha subito una forte restrizione della domanda. Tale provvedimento potrebbe causare solo ulteriori danni ed incidere pesantemente sulla qualità dei servizi offerti, portando al fallimento molte attività già al limite della sopravvivenza economica. Chiediamo all’amministrazione comunale di annullare questa decisione e di istituire un tavolo di confronto con i commercianti in modo da trovare una soluzione a beneficio degli operatori del settore e di tutto il territorio montano”.

 

Chiaramonte Gulfi, 14 marzo 2019

 

Presidente sezione Ascom Chiaramonte Gulfi

Danilo Scollo

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